giovedì 26 marzo 2015

Isaia 53: la via del Calvario

Egli è cresciuto davanti a lui come
Radice ch’esce da un arido suolo
Non aveva forma ne bellezza da attirare i nostri sguardi
Ne aspetto tale da piacerci

Disprezzato e abbandonato dagli uomini
Uomo di dolore familiare con la sofferenza

Pari a colui davanti al quale ci si nasconde il volto
Era spregiato e noi non ne facemmo stima alcuna

Tuttavia erano le nostre malattie quelle che egli portava
Ma noi lo ritenevamo colpito percosso da Dio e umiliato

Coro:
e per noi che andava a morire
solo per noi consumava le ginocchia sulla via
trascinando la croce lungo la via del calvario.

Egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni
Stroncato a causa delle nostre iniquità
Il castigo per cui abbiamo pace è ricaduto su di lui
E per le sue lividure siamo stati guariti

Noi tutti eravamo smarriti come pecore
Ognuno di noi seguiva la propria strada
Ma il Signore ha fatto ricadere su di Lui
L’iniquità di tutti noi

Maltrattato si lasciò umiliare e non parlò
Come l’agnello condotto al mattatoio
Come la pecora muta davanti a chi la tosa
Egli non parlò

Nessun commento:

Posta un commento